Silvia Risi

La storia di Silvia

STORIA DI UNA MAMMA OPERATA

Sono Silvia, mamma di Gioia nata ad Agosto 2010 e di Edoardo nato a Marzo 2012, entrambi con parto cesareo, ho 44 anni ed il 15 Settembre 2017 ho avuto la mia rinascita dalla DIASTASI.

Nel 2014 per caso ad inizio maggio, scoprii di avere la DISTASI. Mi vedevo la pancia brutta, prominente e molliccia per cui acquistai su Groupon un pacchetto di massaggi rassodanti a infrarossi e mi recai per farli in uno studio medico dove trovai un chirurgo plastico di Torino che mi disse che quelle sedute da me comprate sarebbero state inutili se prima non mi fossi fatta operare della diastasi e della mia bella ernia ombelicale che rendeva il mio ombelico molto triste

Bene, anzi male, mi faccia il preventivo gli dissi. Preventivo €. 13000, intervento in day hospital in clinica privata a Torino.

Andai a casa e a tavola parlai alla mia famiglia (noi pranziamo sempre riuniti con i suoceri) della patologia riscontrata e mia suocera mi rise in faccia. Quella è pancia da gravidanza (avevo partorito da 2 anni), vedrai che con la ginnastica e la dieta si metterà a posto e poi l’ernia cosa vuoi che sia, Nino (il suocero) ce l’ha da 20 anni e se la tiene….. Mi smonta.

La cifra proposta da Torino mi sembrava un po’ altina, andai dal mio medico di base il quale riscontrò l’esistenza del problema e mi scrisse una impegnativa per una ecografia. L’eco diceva ernia ombelicale e diastasi di 3,5 -4 cm .  Dopodichè il mio medico di base mi consigliò un altro chirurgo plastico da cui andare in visita a Genova. Quindi, seconda visita a pagamento a Genova, €.150. Confermata diastasi e pelle in eccesso per cui taglio da cresta iliaca a cresta iliaca, a casa con drenaggio (non mi convinceva sta cosa del drenaggio a casa), mi disegnò tutta la pancia, preventivo €. 14000. Da da quel momento mio marito (molto influenzabile dalla mamma) incomincio ad opporsi all’addominoplastica in quanto il rischio era troppo alto per un intervento estetico, forse spaventato dal disegno sulla pancia.

Nel frattempo, da giugno, iniziai quotidianamente ed intensamente un allenamento funzionale con dei video su You Tube e mi misi a dieta. Oltretutto nessuno mi aveva avvertita che forse certi esercizi me li sarei dovuti risparmiare con la diastasi e con l’ernia e io continuai imperterrita x due anni.

Persi un po’ di peso, 5-6 kg,cambiai proprio forma perché sostituii molta massa grassa con quella magra, ma la pancetta prominente era sempre li…. E’ vero sembrava più tonica e quasi quasi se tenevo gli addominali sempre in contrazione riuscivo a mascherare il problema, almeno da vestita. Potevo vivere perennemente in contrazione? NO. Potevo accontentarmi? NO.

Navigai sul web incappai in un sito di addominoplastica a Milano. Mi offrirono la possibilità di fare la visita gratuitamente. Mi accordai, andai con mio marito e… stessa storia, tagliamo qui, togliamo questa pelle in più, l’ombelico viene ricostriuto, ecce ccc….. spesa in clinica privata a Milano €. 12000, oltretutto il medico molto attempato non mi convinse per niente, ma tanto mio marito continuava a non essere d’accordo.

Il tempo passava ed io non riuscivo a prendere una decisione perché non avevo alcun supporto da parte della mia famiglia.

MI feci fare un’altra impegnativa dal medico per visita chirurgica ed andai all’ospedale civile di Alessandria. Era luglio 2016. Mi dissero che ad Alessandria non operavano la diastasi perché è un intervento estetico inutile, ma mi misero in lista per l’operazione di ernia con taglio a omega sopra l’ombelico, tempo di attesa 6 mesi (per altro sono ancora in lista e nessuno mi ha più chiamata). Finalmente mio marito era contento e mi disse che solo l’ernia gli sarebbe andata bene perché mi avrebbe potuto dare problemi, ma rischiare la vita per un intervento estetico … anche noooo.

Io ero sempre più triste e confusa e lui mi non vedeva mai serena. Il tempo passa, nessuna chiamata da alessandria, a fine gennaio chiamai io l’ospedale per sapere qualcosa della lista e mi dissero che per interventi banali come il mio si aspettavano anche anni.

Venni a conoscenza per caso su Facebook del gruppo diastasi, mi iscrissi ed iniziai a leggere, leggere, leggere. Mi resi subito conto che i problemi che avevo (a parte quelli estetici) come forte mal di schiena e schiacciamento del nervo sciatico potevano essere provocati dalla diastasi, molte donne del gruppo lamentavano gli stessi problemi, e soprattutto mi resi conto che era possibile affrontare l’intervento con SSN.

Cercai di confrontarmi con mio marito, mettendolo a conoscenza di questa possibilità, ma lui sempre contrario all’addominoplastica. Il giorno del compleanno di mio figlio il 12 marzo 2016 incappai in un link del dr.Cuccomarino, chirurgo generale che operava sia ernia che diastasi a Chivasso (TO) con una tecnica innovativa detta R.E.P.A. Era il mio dottore, quello giusto per me! Nel giro di una settimana presi appuntamento il 28 Marzo 2017 ore 17,30, stanza 18, 5° piano, ospedale di Chivasso. Feci la visita ed il chirurgo mi disse “lei è la mia paziente ideale da mettere in lista, l’ernia è di oltre 1 cm, la diastasi è di 3 dita, poca pelle in eccesso, verrà un bel lavoro”, e mi mise in lista per intervento in endoscopia, tempo di attesa, mi disse, 8-10 mesi. A fine maggio arrivò la telefonata per preospadalizzazione …caspita, altro che 8-10 mesi di attesa, io avevo le ferie già prenotate e dovetti rimandare l’operazione.

Durante l’estate intensificai i miei allenamenti, ero sempre più demoralizzata, dimagrivo e la pelle in eccesso aumentava, anche se tonificavo. Per cui da vestita stavo bene ma in costume anche no. Pian piano riuscii a convincere mio marito che l’addominoplastica era quello che faceva per me, mi avrebbe fatto ritornare anche il sorriso, mi avrebbe fatto stare meglio con me stessa e col mio corpo.

Il 27/06/17 mandai una mail al dr.Cuccomarino con le foto della pelle in eccesso e chiedendogli se mi avrebbe potuto fare addominoplastica al posto dell’endoscopia, a patto che i tempi non si allungassero da quanto detto, se no avrei rinunciato. Era l’11/07/2017 Mi scrisse: “Buongiorno. Essendo comunque presente un’ernia ombelicale oltre la diastasi, l’intervento può essere fatto in ospedale. I risultati sono buoni, ma è opportuno che sappia che si ritroverà con l’ombelico ricollocato un po’ al di sotto rispetto a come è ora (come sempre avviene con l’addominoplastica). I tempi d’attesa non cambiano”. Quindi gli confermai di voler fare addominoplastica, ma volevo alcuni chiarimenti. Provai a contattarlo diverse volte ma essendo in ferie non mi rispose e rimasi coi mie dubbi fino al giorno dell’intervento.

Al 19 di agosto mentre ero ancora in ferie arriva la chiamata per preospedalizzazione il 22 agosto.

Il giorno 14 settembre alle 13,10 arrivò la telefonata dall’ospedale di Chivasso: “Signora domani sarebbe in lista per l’operazione, è ancora disponibile?” Caspita, penso, mezza giornata di preavviso….. ma la valigia era pronta, e dissi di si, l’indomani sarebbe stato il mio giorno!

Il 15 Settembre partii di casa alle 5 di mattina per essere a Chivasso alle 7,00. Speravo di poter chiarire i miei dubbi vedendo il dottore presto, ma andò a finire che lo vidi solo in pre-sala operatoria. Scambiammo due parole intanto che mi disegna la pancia e vidi che stava segnando 3 taglietti a livello del pube. Io mi sollevai e gli dissi “ma dottore non abbiamo deciso per addominoplastica?” lui “si si ma prima farò l’intervento in endoscopia poi faccio addominoplastica”. Mi tranquillizzai, mi portarono in sala operatoria, mi addormentarno (premetto ambiente ed atmosfera deliziosamente leggera e spiritosa) e mi risvegliai dopo 4 ore con la mia pancia nuova, alle 14,00 ero in camera. Nessun dolore, nessun fastidio per l’anestesia. Iniziai subito a scrivere sul gruppo diastasi alle amiche che chiedevano di me.

Alle 14,00 del giorno dopo le dimissioni. Due ore di macchina e arrivai a casa con il mio drenaggio, camminando normalmente finalmente potendo riabbracciare i miei bimbi. Mi muovevo normalmente, senza problemi, solo un po’ di affaticamento. Il 3° giorno post intervento alla mattina mi svegliai con la guaina bagnata di siero e purtroppo dopo qualche ora mi si sfilò il drenaggio. Chiamai subito il dottore che mi disse “i soliti drenaggi della mutua” … pazienza signora, ci vediamo tra qualche giorno che le levo i punti e vediamo come evolve la situazione”. Alla visita di controllo dopo una settimana sembrava tutto perfettamente a posto.

Dopo qualche giorno, il 29/09 mi si formò un po’ di siero, che invece di uscire era rimasto dentro, per cui chiamai di nuovo il dottore che mi fece subito andare in ospedale per siringarlo. Chiaramente la pancia era ancora priva di sensibilità e non sentii nessun dolore.

La mia ripresa alle attività quotidiane fu velocissima. Il 5° giorno post operazione ero già in ufficio a lavorare.

Vista la continua presenza di siero mi consigliò di iniziare subito (15 gg post intervento) i massaggi linfodrenanti e dopo 1 mese la ginnastica ipopressiva.

Continuai per 1 mese la ginnastica ipopressiva, dopodichè il fisioterapista mi incominciò a consentire esercizi di addominali veri e propri, non mi sembrava vero! Ora sono a 3 mesi dall’intervento ed ho ripreso praticamente al 90% la mia normale attività fisica.

 

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