diastasi - sintomi

La storia di Federica

La pancia restava strana… 

Dopo le due gravidanze i sintomi erano: mal di schiena, enormi problemi digestivi, instabilità del bacino…

Sono una mamma 37 enne di due splendidi bimbi, una di 7 ed uno di 2 anni e mezzo. Ho praticato sport a livello agonistico fino alla nascita della mia prima bimba, il mio fisico è sempre stato asciutto e muscoloso. Alla nascita la principessa pesava 4,020 kg, io avevo messo poco peso, tutto si era concentrato sulla mia enorme pancia. Ci ho messo un po’ per arrendermi all’idea che la mia tonicissima pancia non l’avrei più rivista, tutti mi dicevano di darmi tempo ma non riconoscevo più quell’addome. Ho iniziato a rifare sport, Corsa, addominali, tennis, ma la pancia restava strana.

Seconda gravidanza, al terzo mese sembravo di sei, la sera prima di partorire sembrava avessi tre gemelli, invece c’era solo il mio terribile con i suoi 4.300 kg. Non aspetto molto e riprendo lo sport, (in concomitanza anche stavolta di un lungo allattamento), mi butto sul pilates. Dopo due mesi, l’istruttrice , mia cara amica mi dice “Fede ti conosco da sempre, quella pancia non è la tua, non vedo risultati, fammi sentire perché credo tu abbia la diastasi”, cado dalle nuvole, mai sentita nominare ” è grave?” Chiedo preoccupata? Lei ride, mi dice di farmi sentire da un fisioterapista.

 

Diastasi dei Retti addominali e sintomi…

Vado dal mio Fisioterapista di fiducia, mi palpa l’addome e mi dice ” fai un ecografia, tra i retti una voragine, fare addominali qui peggiora le cose” . Vado via triste, mi terrò la pancia strana.

Rassegnata, su fb mi imbatto in un gruppo di sostegno per la diastasi (ormai la vedo ovunque). Leggo la storia di una ragazza che deve operarsi a Roma, Elena, la seguo incuriosita. Dalle sue parole trasuda la determinazione di mettere fine a tanti problemi, rifletto. Anch’io dopo il parto ho tutti quei sintomi, il mal di schiena, enormi problemi digestivi, instabilità del bacino….

È colpa della Diastasi!

 

Coraggio

Prendo esempio da lei, faccio eco, diastasi di 5.5, mi rivolgo all’IDi di Roma. Il prof. Caggiati mi ascolta, senza vedere l’eco mi vede la pancia e mi spiega cos’è la diastasi e come lui la chiuderà con un intervento.

Piccola parentesi, appuntamento preso con il cup, intervento con SSN. Una volta messa in lista vengo chiamata per la preospedalizzazione e successivamente per l’intervento.

La mattina del 15 maggio con le mie paure ho portato la mia determinazione a riprendermi la mia vita, a mettere un punto ai mille disagi giornalieri, ed anche a quello psicologico, nel vedermi una pancia così strana.

Arrivo nel reparto, sono tutti splendidi, compreso il Dott. Celia, sarà lui ad operarmi, mi spiega, mi fa il disegno, mi rassicura, dottore e persona fantastica. Poco prima di andare in sala, Elena, la ragazza che mi ha dato il coraggio , è lì fuori con Daniela ( un’altra ex diastasata). Sono venute per incoraggiarmi, ed io non lo dimenticherò mai. Entro in sala operatoria, anche qui tutti estremamente gentili.

Mi canto in testa “Fiore di maggio” la canzone con là quale dormono i miei piccoli, mi rilasso, sorrido, ormai ci sono.

Mentre sogno i Caraibi vengo svegliata, intontita, stretta nella mia fascia, tutto è andata benissimo, la diastasi è chiusa. Passa il dottore, dice che per lui era il doppio di quello che risultava da eco. La ripresa è stata rapida. Ora a un mese non avverto alcun fastidio, ho solo il divieto di alzare i pesi. Tutti i miei mal di schiena, all’anca e la cattiva digestione sono un ricordo, chiuso insieme alla mia diastasi.

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