1. Buongiorno Dottore e grazie per aver ricevuto l’Associazione Diastasi Donna presso il Suo studio.

Le faremo una piccola intervista per farla conoscere alle donne del nostro gruppo e a tutte le mamme interessate alla patologia.

  1. Di cosa si occupa?

Chirurgia Plastica

  1. In quale strutture lavora? Policlinico San Martino di Genova e clinica “Villa Montallegro” di Genova
  2. Ha gia operato diastasi addominale a donne?           Sì , molte
  3. Cosa è la diastasi addominale post parto?

Cedimento della linea alba che unisce i muscoli retti sulla linea mediana

  1. Cosa causa la diastasi addominale?

Varie cause , fra cui la tensione a cui sono sottoposte le strutture muscolofasciali dell’ addome durante la gravidanza

  1. La donna affetta da diastasi addominale quali dolori ha? Come se ne accorge?

Talvolta la paziente nota soltanto una protrusione sferica dell’ addome che può essere sia sopra che sottoombelicale talvolta accusa anche fastidio o francamente dolore.

  1. Perché le donne con diastasi hanno tutte la famosa pancia a palloncino, tipo donna incinta?

Perché il volume de visceri endo addominali preme in senso postero anteriore e venendo a mancare la resistenza della parete addominale essi possono protrudere in avanti

  1. Che correlazione c’è tra diastasi, mal di schiena e incontinenza.

La relazione è possibile ma non presente intutti i casi

  1. A casa quali sono le cose che deve evitare? Ed in palestra?

Sforzi eccessivi che possono far peggiorare la condizione

  1. La soluzione per una diastasi addominale è l’intervento chirurgico. Ormai quasi nessuno effettua il taglio verticale ma viene fatta addominoplastica, miniaddominoplastica, laparoscopia o endoscopia. Può spiegarci la differenza? Nell’ addominoplastica si esegue una incisione sovrapubica orizzontale e si riposiziona l’ ombelico dopo aver anche asportato la cute e il grasso che stanno al di sotto dell’ ombelico (è adatta a pazienti con evidente eccesso cutaneo adiposo) , nella mini addominoplastica l’ intervento è simile ma l’ ombelico viene lasciato nella stessa sede in cui si trova (l’ intervento è adatto a pazienti con limitato eccesso cutaneo adiposo) , nella laparoscopia/endoscopia si ripara la diastasi dei retti mediante l’ uso di sonde che permettono a “cielo coperto” cioè senza incidere la cute , di agire sulle strutture muscolo fasciali (in questo caso non viene rimossa cute né grasso).
  2. Una volta accertata la patologia con ecografia o risonanza, la donna viene in visita da Lei? Che numero deve fare? Quanto costa la visita? Come funziona? La visita , che costa 150 euro , permette di capire e di discutere con la paziente quale è il trattamento più indicato per il suo singolo caso.
  3. Lei è un chirurgo plastico, quali sono i valori minimi per mettere in lista una mamma con diastasi addominale?Non è tanto importante l’ ampiezza della diastasi , perché a volte pazienti con valori molti limitati di diastasi dei retti hanno comunque sintomi. Occorre che ci sia una diagnosi ecografica o di risonanza che dimostra la presenza di  diastasi dei retti.
  4. Perché donne con quattro cm non vengono messe in lista mentre altre con tre vengono inserite Francamente non so rispondere,
  5. La lista di attesa di quanti mesi è? In Ospedale 6 mesi circa
  6. Ha una tecnica particolare? Uso sempre le suture progressive di avvicinamento tra lembo dermo adiposo e fascia (secondo la tecnica di Baroudi) , che permettono di evitare le complicanze (in particolare la formazione di sieromi) e permettono di rimuovere presto i drenaggiriducendo così la degenza post operatoria.
  7. Quanto dura l’intervento? Circa due ore
  8. Parliamo di anestesia: sentiamo parlare, anche se raramente, di anestesia locale per un intervento di diastasi addominale. E’ possibile? E’ possibile ma poco ragionevole , può forse essere indicata in qualche caso di mini addominoplastica
  9. Che tipo di punti utilizza, riassorbibili o non? Una combinazione di punti riassorbibili e non riassorbibili
  10. Come avviene la cucitura dei retti addominali? Con una sutura in materiale non riassorbibile
  11. Mette rete? Perlopiù sì
  12. Qual è l’utilità della rete La rete aderisce fortemente al piano muscolo fasciale con cui un tutt’ uno e così rinforza enormemente la parete addominale.
  13. Una volta sveglia, la donna operata, può mangiare ed alzarsi? Sì, non appena l’ intestino è canalizzato.
  14. RIPOSO: molte mamme subito dopo l’operazione si sentono forti, non hanno dolori e iniziano a fare una vita normale subito dopo pochi giorni. Giusto o sbagliato? Consiglio sempre alcuni giorni di riposo con una guaina compressiva sull’ addome
  15. LIPOSUZIONE: cosa è ….e può essere fatta durante l’intervento di chiusura dei retti addominali? La liposuzione è l’ aspirazione del grasso sottocutaneo mediante sonde millimetriche e può certamente essere fatta durante l’ intervento di chiusura dei retti addominale .
  16. Quanto è importante avere i drenaggi dopo questo intervento E’ una precauzione ragionevole

 

 

  1. Perché dopo l’intervento e per i primi sei mesi la pancia è gonfia? In parte per l’ edema ( gonfiore) dovuto al trauma dell’ intervento , in parte perché i visceri endoaddominali (sostanzialmente l’ intestino) vengono compressi dalla nuova parete muscolo fasciale che non è più rilasciata .
  2. La pancera va messa? Per quanto tempo? Quindici – trenta giorni
  3. Le faccio alcune domande sulla RECIDIVA che spaventa tanto le nostre mamme. Quali sono i motivi per cui si ha una Recidiva. Soprattutto l’ infezione post operatoria , che peraltro è un evento decisamente raro.
  4. Dopo aver accertato la recidiva, cosa si deve fare? E’ obbligatorio un nuovo intervento? In linea di massima sì.
  5. Se la parete addominale è debole, chiudendo i retti addominali, si potrebbero lacerare gli obliqui? In quel caso cosa si fa? E come prevenire questa spiacevole situazione? Il problema in realtà si pone quando la diastasi è tanto ampia che per avvicinare i retti si rischia di lacerare gli obliqui. Bisogna accorgersene per tempo e in questi casi io personalmente impiego la tecnica di Ramirez che prevede un’ incisione preventiva della sola fascia degli obliqui preservando l’ integrità del muscolo.

Dottor Angelo Galli

Specialista in Chirurgia Plastica Genova galliangel@tiscali.it   tel. 3315744824